ACQUISTO D'IMPULSO
(sghedoni-boiardi)
Acquisto d'impulso, che giorno insulso/ sono uscito per comprare una bistecca
sempre di fretta/ ho lasciato l'auto in sosta vietata/ ma che giornata
Appena sono dentro già mi manca la moneta/e mi accorgo di trovarmi in un fantastico pianeta
afferro la mia borsa e mi precipito di corsa a consolarmi/ al banco delle carni
Mi sono impadronito della carne/ non mi resta che trovar la via d'uscita
non é finita, non è finita
Siamo roba da ve… siamo roba da ve… siamo roba da vendere
AHI! Colpo di carrello nello stinco/ mi volto stanco
e una vecchina con lo sguardo spento/ si scusa tanto e si allontana sorridendo.
A questo punto la borsa non basta, prendo la pasta/ dovrò allungare di un pochino la mia sosta
mi prodigo a cercare il "cinquecento", l'infilo dentro
ed ecco liberato il mio carrello/ quello più bello, con la ruotina sbilenca
che ad ogni curva a destra mi si smonta.
Acquisto d'impulso, che giorno insulso/ il supermercato di sabato é saturo
una dimensione che ti ingrossa il fegato/ un mucchio di gente assatanata
che ha deciso di guastarsi la giornata/ buttandosi in gran massa sulla cassa
con una giovane commessa un po' troppo stanca/ o sconvolta da una noia travolgente
nonostante quel suo fare sorridente.
Siamo roba da ve… siamo roba da ve… siamo roba da vendere
Acquisto d'impulso/ è un male occulto/ che ti coglie meno male
solo al centro commerciale/ e quindi chi se ne frega
torno a fare la mia spesa alla bottega.
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